Tra le molte osservazioni ripetute dalla televisione o scritte sui giornali a proposito del rito leghista del 15 settembre 1996, fra finta bonomia, preoccupazione terrorizzante, giudizi di insufficienza o ricorso al patetico, una è degna di rilievo: «la forza della Repubblica è la libertà; è inconcepibile reprimere le idee ma è rischioso non capirne il senso» (Colombo 1996).
Sono state spese, difatti, molte parole per tentare di capire se si trattasse di un evento folkloristico o di una cosa seria con l'unico risultato di ammettere (in maniera più o meno esplicita) l'incapacità di decidere quale tra le due sia l'interpretazione adeguata e quando, eventualmente, la farsa smetta di essere tale.